Ebbene
si, sto mettendo ordine nella mia storia personale!
Diventare
genitore è stata (fra le molte novità) l'occasione per ribaltare in me alcuni
giochi di forza e vedere con occhi nuovi dei comportamenti che avevo
meccanizzato e che non portavano più frutto nella mia vita: le classiche
cose che non vanno giù, ma che non indaghi, perché in fondo è più facile
proseguire sulla strada conosciuta che mettere in discussione le cose.
Ma
[come dicevamo] ogni cambiamento richiede impegno, coraggio, forza e [secondo
me] anche uno sguardo nuovo, spesso esterno [non per forza, o forse si?], che
ti aiuti a portare luce.
Ed è
così che, ormai sempre più vicina ai quarant'anni mi trovo oggi a mettere in
discussione molte cose e a pormi nuove domande.
Mi
accorgo che per una vita ho fatto cose che non mi motivavano e non mi
gratificavano, solo perché rispondevo a dei bisogni/paure frutto della mia
storia personale.
Scopro
che cercare di individuarsi e realizzare ciò che si desidera è molto più
difficile [ma è anche molto più naturale] di ciò che credevo.
E in
tutto questo ringrazio del fatto che sono una mamma, e quindi ho una
responsabilità grande: la responsabilità di dare una risposta significativa
alla domanda che tutti i giorni la mia vita mi pone, perché ora rispondo non
solo per me, ma anche per quei due occhietti che dipendono da me; che la vita
mi ha affidato [per un tempo], e che tanto verranno modellati dai suoi
genitori.
La
mamma e il papà sono uno specchio intimo e profondissimo di ciò che il bimbo
sta vivendo e quindi con loro egli è senza filtri:
quando mia figlia è entrata nei "favolosi" terrible two è stato un
po' un trauma per me, perché non la riconoscevo più, ma ora invece mi sento
un'eletta, perché comprendo che attraverso di me lei può fare emergere ogni suo
conflitto e difficoltà: esprimerlo, dargli una forma ed imparare a conoscersi.
A volte
può essere che mi faccia una scenata perché sta covando un qualche nuovo virus
[ad esempio, prima che le si manifestasse la varicella mi ha fatto impazzire]
oppure perché qualcosa di difficile è accaduto nella sua giornata, o forse
semplicemente altre volte sente che io sono distratta, preoccupata, nervosa.
Le
motivazioni possono essere infinite e forse non ha nemmeno troppo senso
chiedersele, ciò che conta è invece Esserci.
Dedicare
un tempo di qualità, un'attenzione vera ai nostri figli:
donargli quel modello e quell'energia che solo noi possiamo dare loro e che è
puro, incondizionato Amore.
Cercare di ricalibrare la propria vita non e' mai facile...ma ce la farai :)
RispondiEliminadarling
la responsabilitá di essere mamma mi "muove" molto ;)
EliminaGrazie per la riflessione. Bianca compie 2 anni il prossimo venerdi e intravededo i segnali d'allarme
RispondiEliminaCondivido con te la continua ricerca di sè e spesso mi dico che forse mi troverò quando smetterò di cercarmi e vivrò il quotidiano.
un abbraccio
Si, penso che questo possa essere un modo per Esserci :) del resto le condizioni che la vita quotidiamente ci offre sono le specchio di tutto, ma proprio tutto ;)
EliminaTi abbraccio,
Isa
È stato bello leggere il tuo post, mi ci ritrovo molto...grazie per averlo scritto ^_^
RispondiEliminaSono corsa a conoscerti dalle tue pagine, anche io mi sento molto in risonanza con ciò che dici :)
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